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GIOVANNINI GIACOMO MARIA
Bologna 1667-Parma 15 maggio 1717
Dopo aver
studiato le opere dei grandi maestri, dipinse molti quadri per le
chiese e per le gallerie di Bologna. Quindi volle anche darsi
all’incisione: si servì della punta e del bulino eseguendo
diverse e grandi opere da Lodovico Caracci e dal Correggio. Fu chiamato
a Parma dai Farnese verso la fine del Seicento. Il suo lavoro
più importante fu la riproduzione del Gabinetto di Medaglie del
duca di Parma Francesco Maria Farnese. Egli ne incise con molta
esattezza e fedeltà 2000, in sette tomi, con note del gesuita
Paolo Pedrusi. Le sue stampe sono generalmente di buona esecuzione e
rifinite, ma non hanno effetto, e peccano sovente contro il disegno.
Tra le altre, si segnalano: Le Pitture del Chiostro di San Michele in
Bosco, tratte da Lodovico Carracci e da altri pittori della sua scuola
(19 stampe, in folio), La cupola della Chiesa di San Giovanni de’
Benedettini in Parma, rappresentate l’Ascensione del Salvatore (incisa
in 12°, 1700, dalle famose pitture del Correggio), La Santissima
Vergine, seduta in un Paesaggio: Il Divin Bambino nelle sue braccia, da
una parte San Girolamo, e dall’altra la Maddalena, che bacia i piedi a
Gesù Bambino (grandissimo pezzo, inciso anche da Agostino
Carracci e da R. Stange, conosciuto comunemente per il Giorno del
Correggio), La Vergine seduta in un piedistallo, tenendo il Divin
Bambino (dal quadro conosciuto sotto la denominazione di San Giorgio,
capo d’opera del Correggio; I.M. Juvanius sc. acqua forti, grandissimo
pezzo, inciso anche da Beauvais per la Galleria di Dresda), San
Sebastiano, legato a un albero con le mani dietro (da L. Caracci, in
folio), Gesù Cristo, che comunica i suoi Apostoli (da
Marcantonio Franceschini; Jac. Maria Joannis incid.; pezzo capitale del
Giovanni, in folio).
FONTI E BIBL.: A. De Angelis, Notizie
degli intagliatori, X, 1812, 166-167; Arte incisione a Parma, 1969, 35.
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